Quando si pensa al trauma, ci si riferisce tendenzialmente a chi ha
direttamente vissuto l'evento. In realtà essi rappresentano
soltanto una fetta della torta, poiché ad essi va aggiunto anche il personale che soccorre e le professioni sociali che in modi diversi si prendono cura della sofferenza altrui.
Secondo
la classificazione proposta da Taylor e Frazer che suddivide le vittime di
incidenti critici per livelli a seconda del grado di prossimità e
coinvolgimento all’evento, il personale di Soccorso e le Forze dell’ordine
sono classificate come vittime di terzo
livello.
Questi operatori si trovano spesso a lavorare in contesti molto
difficili, cercando di fornire un aiuto efficace a persone che si trovano in
condizione di pericolo. Nonostante essi tendenzialmente sviluppino col tempo
una soglia di tolleranza agli eventi traumatici piuttosto alta, può capitare
che anch’essi vadano incontro a disturbi psicopatologici.
Si
tratta della cosiddetta "traumatizzazione vicaria o secondaria": l’operatore si
ritrova a vivere egli stesso un’esperienza traumatica, non per esposizione
diretta, ma per il contatto con la persona traumatizzata. In altre parole essi
possono ritrovarsi a “vivere” il trauma di un’altra persona in qualità di
soccorritori, parenti, o amici della vittima stessa.
In
questi casi è fondamentale non attendere che i sintomi svaniscano, perché nel
tempo essi potrebbero persistere intralciando le normali capacità lavorative.
Se
vi trovate in questa situazione, sappiate che prendere in mano il problema è la
cosa più utile da fare: chiamate uno specialista che vi aiuti ad elaborare la
brutta esperienza.
Synergia
Centro Trauma è specializzato nella diagnosi e cura al trauma psichico.
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