lunedì 20 marzo 2017

parlare del terrorismo ai bambini





                                            Parlare del Terrorismo ai bambini e dell'ISIS

Gli atti terroristici e le azioni di guerra commesse dall'ISIS sono avvenimenti drammatici commessi dall'uomini, accadimenti che non si esauriscono in un singolo episodio. Questi avvenimenti minacciano profondamente le certezze dei bambini insinuando l'idea che il mondo può non essere più un posto sicuro. In questi ultimi anni in particolare la ferocia delle azioni terroristiche ha sconvolto le nostre certezze e messo in discussione la nostra idea di sicurezza. Anche una scuola, un parco, una discoteca o un parco giochi possono essere  bersagli di azioni terroristiche che provocano la morte di numerose persone.

Occorre quindi una riflessione su come proporre ai bambini una verità così difficile da metabolizzare e da spiegare.

Perchè un essere umano può uccidere persone innocenti con una tale ferocia ? E come possiamo sentirci nuovamente al sicuro ?

L'associazione EMDR Italia si è occupata dell'argomento nel numero 31 (marzo 2016) della rivista di psicoterapia EMDR. Questo perchè sempre più gli psicologi si trovano a dovere parlare con bambini e bambine che sono state traumatizzate dalle azioni terroristiche dell'ISIS, dalle immagini in TV, dalle reazioni dei genitori o dei coetanei.

Sarebbe utile :

1) controllare o ridurre la visione delle immagini dell'evento in TV, immagini accompagnate da ansia e angoscia da parte sia del giornalista che le propone che dei genitori che le guardano.

2) aiutare i bambini a chiedere ciò che vogliono sapere attorno a questo argomento.

3)  fare ordine fra le informazioni già in possesso dei bambini e ciò che loro desiderano conoscere. 

4) dire la verità in modo chiaro, in rapporto all'età e alla capacità di comprensione del bambino.

5) gli adulti devono mantenere la calma ed il controllo in quando “mediatori emotivi”; anche gli adulti possono infatti essere stati traumatizzati dalle immagini viste, e potrebbero parlare ai bambini in tono allarmato o angosciato, vanificando lo sforzo di tranquillizzarli.

6)  far sapere ai bambini che ci sono persone, come polizia e personale sanitario, che stanno lavorano per risolvere le conseguenze degli eventi e garantire la sicurezza.

7) riportare i bambini al qui ed ora, al momento attuale, e farli contattare la sensazione di sicurezza che hanno in quel momento. 

8) accogliere qualsiasi tipo di domanda, anche strana, senza sgridarli o deriderli, accogliendo le emozioni qualsiasi esse siano e senza cercare di cambiarle o ridurle al silenzio.



Può succedere che i bambini ed i ragazzi manifestino dei veri e propri sintomi da stress post traumatico, anche senza essere stati presenti direttamente all'evento. In tal caso è utile consultare uno specialista, in particolar modo uno psicologo che sappia usare l'EMDR. 

L'EMDR può anche essere utilizzato con un'intera classe, con un gruppo quindi, qualora la situazione lo richieda.  

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